Aroma: la cucina mediterranea contemporanea senza confini

Aroma: la cucina mediterranea contemporanea senza confini

Dalla terrazza di Palazzo Manfredi affacciata sul Colosseo Giuseppe Di Iorio, Executive Chef di Aroma e Brand Ambassador della Manfredi Fine Hotels Collection, racconta il suo viaggio nel gusto, coadiuvato dal Resident Chef Fabio Sangiovanni, in un percorso che si snoda tra le terre dell’Impero Romano, in una ricerca di sapori autentici e sofisticati

Una perla incastonata nel cuore pulsante di un luogo senza tempo, Roma, Palazzo Manfredi è l’unico albergo della Capitale a vantare una posizione così preziosa, sito tra i monumenti più importanti, in un’area di inestimabile valore storico-artistico. All’interno di una palazzina del 17°secolo, l’hotel cinque stelle lusso firmato Manfredi Fine Hotels Collection è parte di un più ampio progetto dell’azienda dei Conti Ceglia Manfredi, che sotto l’insegna “The View” raccoglie veri e propri gioielli dell’hotellerie e della ristorazione caratterizzati da panorami unici e viste mozzafiato. Aroma, il ristorante stellato posto all’ultimo piano della struttura, vanta infatti l’affaccio incredibile su uno dei monumenti più iconici del mondo: il Colosseo.

Qui la regia della cucina è nelle mani dell’Executive Chef Giuseppe Di Iorio, che ha iniziato la sua collaborazione con l’Hotel nel 2008 e poco tempo dopo, nel 2010, ha inaugurato all’ultimo piano il ristorante Aroma, aggiudicandosi nel 2014 la stella Michelin. Oggi, per la Manfredi Fine Hotels Collection, lo chef Di Iorio ricopre il ruolo di Executive Chef e Brand Ambassador per i progetti di ristorazione di tutte le nuove aperture della compagnia, come le recenti Rhinoceros Le Restau e OGR Torino.

A supporto del lavoro dello chef nella cucina di Aroma, arriva nel 2020 il Resident Chef Fabio Sangiovanni, dopo importanti esperienze con mentori eccellenti, tra Napoli, Capri e Roma, e fondando la sua formazione sui capisaldi della cucina classica, da cui parte la sua successiva evoluzione. La mediterraneità che costituisce la cifra stilistica della proposta di Di Iorio, in questo sodalizio è esaltata dalle tecniche della cucina contemporanea interiorizzate da Sangiovanni nel corso delle sue esperienze pregresse e votate al servizio di piatti in cui sapori e armonie vengono potenziati in un abile gioco di contrasti.

Entrambi i cuochi sono concordi nel ritenere che il valore dei piatti sia dato dalla preziosità degli ingredienti, la cui ricerca costituisce la vera sfida della cucina di oggi, che è memore dell’eredità tradizionale ma mira a essere essenziale ed elegante come il gusto odierno richiede.

In un’epoca di incertezze, dove stagionalità e clima non sempre garantiscono fasi regolari per il reperimento della materia prima, individuare prodotti di eccellente qualità è la base imprescindibile per costruire una proposta gastronomica in grado di stupire nella sua essenza, restituendo al palato i suoi sapori originari.

Nel perseguire questo obiettivo, la carta del ristorante si suddivide in quattro differenti menù degustazione (Corinzio, Ionico, Dorico e Colle Oppio) che offrono diverse interpretazioni sul prodotto, valorizzato con grande sensibilità, e proveniente da fornitori in grado di garantire ingredienti che siano già piccoli gioielli. In questo processo di riscoperta di vegetali, carni, formaggi, uova, cereali e frutta, Aroma, nel cuore dell'antica capitale di un Impero che non conosceva confini, articola la propria visione del gusto contemporaneo mediterraneo: sapori e profumi che provengono da tutte le terre bagnate dal Mare Nostrum, danno vita ad una cucina di inclusione, risultato di un variopinto melting pot di gusti e culture nel cui DNA è custodita una tradizione comune ancestrale.

Gli elementi che caratterizzano e rendono riconoscibili le pietanze sono l’utilizzo di un massimo di quattro ingredienti per piatto e il perfetto equilibrio tra tre qualità che non mancano mai: acidità, grassi nobili e croccantezza. Di Iorio e Sangiovanni attuano così una sinergia vincente da cui nascono ricette che diventano testimonianze concrete di studio, attenzione e ricerca in tutte le fasi del processo creativo.

I SAPORI DI AROMA

Dopo il benvenuto dello chef costituito da tre piccoli assaggi, i percorsi di degustazione si aprono con un tiepido shot a base di estratto di rapa rossa e aceto di lampone che prepara il palato alle pietanze principali. Spaziando tra i quattro menù degustazione sono da ricordare antipasti come la Ricciola marinata alla fava tonka, sedano rapa e mandorle di mare, per giungere a piatti che sublimano il quinto quarto come l’Animella di vitella, fonduta di parmigiano e topinambur o la Lingua di vitello, scampo e caviale con beurre blanc al dragoncello, in cui il contrasto è dato dall’abbinamento dell’aromaticità della carne con la dolcezza degli scampi e la mineralità del caviale, perfettamente armonizzate da un burro bianco che bilancia il tutto. Mediterranei già nella presentazione, su un colorato piatto in mosaico, i Tortelli ripieni con totani e patate, bottarga e ricci di mare esplodono in bocca per sapidità e consistenze, mantenendo anche al palato lo stesso effetto variopinto che li caratterizza alla vista. E si prosegue con il Rombo chiodato con cavolfiore alla vaniglia, salicornia e champagne in cui sono in perfetto equilibrio acidità, dolcezza, sapidità e grassezza, grazie a un abile gioco di armonizzazione degli ingredienti, realizzato attraverso diverse tecniche di cottura. Particolare tra i secondi di carne è il Filetto di manzo “Marango”, foie gras e cassis, tartufo e cavolo, un piatto la cui ricchezza si fonde in una delicata carezza che rende riconoscibili tutte le note. Fondi, lunghe cotture a bassa temperatura, estrazione, sono solo alcuni degli strumenti di cui Di Iorio e Sangiovanni si avvalgono in cucina per realizzare piatti che esaltano le reciproche esperienze e mostrano la visione gastronomica condivisa, nel portare avanti con sicurezza il percorso di successi che continua a caratterizzare Aroma.

Oltre ai quattro menù degustazione, non possono mancare due grandi classici della tradizione romana in un omaggio alla città dalla grande bellezza: La nostra Amatriciana e la famosa Carbonara “shakerata rappresentano la romanità più classica secondo una raffinata visione.

L’iconico dessert della Pastry Chef Irene Tolomeo è invece un omaggio a Il “Colosseo”, raffigurato su un piatto che diventa tela su cui dipingere i golosi profili del magnifico Anfiteatro Flavio, in un’inedita versione della tradizionale torta ricotta e visciole.

INFO

Aroma

Palazzo Manfredi, via Labicana 25, tel. 06-97615109. Orario: aperto tutti i giorni a cena; anche a pranzo, da mercoledì a domenica.

 

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