Una madre vuole aiutare la figlia di sette anni a diventare un’artista di successo e per farlo è disposta a tutto.
Uno spettacolo sul rapporto fra la felicità e la realizzazione personale, che pone una riflessione su cosa sia la qualità artistica nell’epoca della post-verità.
NOTE DI REGIA
La scrittura è estremamente concreta e realistica, ma l’allestimento sarà onirico e surreale, perché quello che viene messo in scena è il ricordo di un uomo che continua a rivivere la giornata nella quale la vita di una bambina di sei anni è cambiata per sempre.
La storia di una madre, Marta, della sua ossessione per la realizzazione della figlia Emma e del suo piano bislacco che coinvolge con l’inganno Chiara, una famosa attrice, e Carlo, cognato appassionato di scacchi, rivive attraverso lo sguardo di Ferdinando, talvolta distaccato, talvolta pieno di sensi di colpa: cosa avrebbe potuto fare di diverso? È possibile cambiare il corso degli eventi e incidere veramente sulla realtà e sul mondo?
Se il testo affronta il rapporto fra la felicità e la realizzazione personale, la chiave registica con cui ho deciso di metterlo in scena pone l’accento sul vortice ossessivo di chi è condannato a pensare una cosa e poi, nell’attimo successivo, esattamente la cosa opposta. La realtà si deforma sotto lo sguardo di chi è convinto di non poterla mai conoscere, ma solo ipotizzare.
Emanuele Aldrovandi
COME DIVENTARE RICCHI E FAMOSI DA UN MOMENTO ALL’ALTRO
scene Francesco Fassone | luci Antonio Merola | costumi Costanza Maramotti
aiuto regia Luca Mammoli
regia e testo EMANUELE ALDROVANDI
produzione Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino
Teatro Nazionale ERT Emilia Romagna Teatro – Teatro Nazional