Una voce univoca di pace, tanti cuori e un solo battito. Grande partecipazione per la Veglia Ecumenica di Preghiera che si è tenuta il 19 gennaio alle ore 15 presso l’Ospedale dei Castelli alla presenza il Vicario episcopale per il Coordinamento della Pastorale Don Alessandro Saputo, in rappresentanza di Sua Eccellenza il Vescovo della Diocesi di Albano Monsignor Vincenzo Viva, Sua Eccellenza Monsignor Siluan Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, il Pastore Luca Maria Negro della Comunità Evangelica Ecumenica di Albano, il dottor Giorgio Raspa (buddhista e già presidente dell'Unione Buddhista Italiana9 per il tavolo interreligioso di Roma e il dott. Khaled Abdallat, medico musulmano.
Alla veglia ha partecipato il Commissario Straordinario della Asl Roma 6 dott. Francesco Marchitelli insieme a tanti medici e rappresentanti dell’Azienda Sanitaria e al Direttore di Presidio Dottor Daniele Gentile. Il Commissario Marchitelli grazie anche alla conoscenza di cinque lingue e delle usanze e riti delle diverse culture religiose ha accolto gli ospiti con grande entusiasmo e ha speso delle parole di gratitudine e di stimolo ad intraprendere altre iniziative che rafforzino il senso di una grande Comunità a servizio del benessere “perché nel viaggio della ricerca della verità si manifestano le differenze ma il percorso è uno e proprio questa unione di intenti e questi passi scanditi dallo stesso tempo creano l'armonia giusta per superare gli ostacoli in nome della pace”. Marchitelli ha portato i saluti del Direttore Sanitario Dottor Vincenzo Carlo La Regina e speso parole di grande stima e vicinanza.Tutti d’accordo sul fatto che questo evento speciale abbia rappresentato e rappresenti un'opportunità per celebrare ciò che unisce le varie tradizioni religiose.
La veglia promuove il dialogo interreligioso, favorisce la comprensione reciproca e rafforza il senso di unità tra i credenti di diverse fedi. Dunque il significato risiede nella sua forte capacità di unire diverse comunità di fede in un momento di riflessione e preghiera condivisa.
Il dialogo tra religioni emerge come una forza catalizzatrice fondamentale nel tessuto della società contemporanea: «L’importanza di questo appuntamento - ha detto in apertura il Commissario Straordinario dottor Francesco Marchitelli - risiede nella capacità di creare ponti fatti di emozioni, dialogo, comprensione e rispetto reciproco tra persone di diverse tradizioni spirituali ma che hanno lo stesso cuore. Un cuore che batte per il prossimo, ama la vita e decide di mettere i valori universali ed etici al centro. E allora non esisteranno più confini».
In un mondo sempre più frammentato, la veglia ecumenica diventa un potente simbolo di solidarietà e armonia spirituale, dimostrando che la diversità religiosa può coesistere pacificamente attraverso la condivisione di valori comuni.
Innanzitutto, il dialogo interreligioso svolge un ruolo cruciale nel promuovere la pace e la convivenza armoniosa. In un mondo in cui le differenze religiose possono alimentare fraintendimenti e conflitti, il dialogo aperto offre uno spazio in cui individui di fedi diverse possono condividere le proprie prospettive, abbattere pregiudizi e costruire connessioni basate sulla comprensione.
Il Dottor Vincenzo Carlo La Regina ha voluto inviare ai presenti un suo messaggio: «Dal punto di vista della crescita personale - interviene il dottor Vincenzo Carlo La Regina - il dialogo interreligioso offre un'opportunità per approfondire la propria fede attraverso la comprensione delle esperienze spirituali degli altri. Questo arricchimento reciproco può portare a una maggiore consapevolezza delle similitudini umane fondamentali che possono superare le barriere religiose. Solo insieme possiamo oltrepassare gli ostacoli».
Il messaggio è stato dunque unanime e condiviso: attraverso un impegno costruttivo e aperto tra persone di diverse fedi, è possibile costruire un mondo più inclusivo e armonioso, in cui la diversità religiosa diventa un motivo di arricchimento anziché di divisione.