A partire dal 22 ottobre 2024 Palazzo Esposizioni Roma presenta il ciclo di incontri gratuito MIRABILIA URBIS. Racconti d’arte a Roma, a cura di Ivana Della Portella e Irene Berlingò, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e dall’Azienda Speciale Palaexpo.
Una rassegna interamente dedicata alla Città eterna, raccontata attraverso sette appuntamenti con studiosi e personalità del mondo della cultura, in un percorso narrativo inedito che parte dall’antichità e arriva fino al secolo scorso.
Il mito di Enea, il mistero degli etruschi e il viaggio nel ventre sotterraneo della città, e poi Tiziano e Caravaggio fino a Novelli e Twombly, questi i protagonisti dei racconti che apriranno la prima stagione di questa serie di appuntamenti, in programma fino al 10 dicembre 2024 presso la Sala Auditorium di Palazzo Esposizioni.
“Si può raccontare Roma in tanti modi, la nostra ambizione è di farlo con una narrazione specialistica ma al contempo suggestiva e accattivante, esplorandone i mille volti per renderla accessibile agli appassionati, ai curiosi, suscitando l’interesse senza rinunciare alla qualità dell’approccio” - spiegano le curatrici della rassegna -, “Mirabilia Urbis è il titolo scelto in omaggio alla prima vera e propria guida, compilata nel basso Medioevo, destinata a pellegrini e visitatori in viaggio a Roma. L’idea è di affrontare il racconto della Città eterna, accompagnati da studiosi del campo, con delle conferenze rivolte al grande pubblico”.
A inaugurare il ciclo di incontri sarà Ivana Della Portella, curatrice e Vicepresidente dell’Azienda Speciale Palaexpo, che martedì 22 ottobre (ore 18.30) svelerà il fascino nascosto della città con il primo incontro dal titolo Roma sotterranea.
Seguiranno gli appuntamenti con Massimo Cultraro, dirigente di ricerca del CNR e docente di Archeologia Egea presso l’Università di Palermo (martedì 29 ottobre); Irene Berlingò, archeologa specialista in Etruria e Magna Grecia, già dirigente MiBAC (martedì 5 novembre); Clementina Panella, archeologa, già docente di Metodologia della ricerca archeologica Sapienza Università di Roma (martedì 19 novembre); Maria Giovanna Sarti, curatore storico dell’arte Galleria Borghese (venerdì 29 novembre); Michele Di Monte, curatore storico dell'arte Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini - Galleria Corsini (martedì 3 dicembre). Concluderà il ciclo Marco Rinaldi Accademia di Belle Arti di Roma (martedì 10 dicembre).
Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti con inizio alle 18.30. È consigliata la prenotazione sul sito www.palazzoesposizioniroma.it
Programma
martedì 22 ottobre, ore 18.30 incontro con
Ivana Della Portella, Vicepresidente Azienda Speciale PalaExpo
Roma sotterranea
Esiste nel ventre di Roma un dedalo di ambienti e recessi sotterranei che raccontano una storia apparentemente in tono minore. Sono mitrei, colombari, magazzini, caserme, ipogei o santuari sincretistici. Una “Roma di sotto”, fatta di quotidianità e di vita vissuta che giace sepolta e per lo più ignorata. Eppure, essa ci svela dubbi e interrogativi sulla realtà quotidiana, sull'immediato, sui bisogni e sulle banalità di una civiltà, che non è solo quella stentorea e altisonante dei Fori e dei grandi templi.
Scendere quelle scale penetrando in quei recessi bui è un tuffo nel passato, un modo per aprire le porte alla storia, al vissuto di tanti anni fa. Quegli uomini ci parlano dalle loro pareti affrescate, dai loro stucchi, dalle mura erose. Ci raccontano i riti, le credenze: come mangiavano, come giocavano...
Riaffiorano così, come dal sedimento della memoria, gli echi di una civiltà sepolta, sommersa nella coltre avida e terragna dei secoli.
martedì 29 ottobre, ore 18.30 incontro con
Massimo Cultraro, Dirigente di Ricerca del CNR e docente di Archeologia Egea presso l’Università di Palermo Quello che Omero ha taciuto. Il viaggio dei Troiani verso Occidente tra archeologia, storia e mito Nell’autunno del 1875 Heinrich Schliemann (1822-1890), il celebre scopritore di Troia, in un momento di difficoltà con le autorità ottomane che gli avevano revocato il permesso di scavo ad Hissarlik, si trasferisce a Roma, dando avvio ad un nuovo e ambizioso progetto di ricerca. Nasce l’idea di ricostruire la storia degli esuli troiani in Italia, attraverso una combinazione di indagini archeologiche e la rilettura del celebre mito della fuga di Enea dalla città di Troia. Seguendo il viaggio dei Troiani, Schliemann esplora prima Segesta ed Erice, alla ricerca della tomba di Anchise, per poi spostarsi nel Lazio, dove alcuni saggi di scavo presso Marino rivelano una necropoli ad incinerazione dell’età del Ferro, identificata con la mitica Alba Longa.
martedì 5 novembre, ore 18.30 incontro con
Irene Berlingò, archeologa specialista in Etruria e Magna Grecia, già dirigente Mibac
Etruria e Roma
Le straordinarie scoperte fatte negli ultimi decenni a Roma, nelle città latine e nelle necropoli etrusche hanno avviato un vivace dibattito, in realtà mai sopito, tra i sostenitori della tradizione letteraria nell'interpretazione dei fatti archeologici e i sostenitori della tesi opposta. Si intende perciò esaminare il carattere incredibilmente conservativo della stessa cultura romana, a confronto con quella etrusca. Un caso emblematico di studio, gli scavi a San Casciano dei Bagni (SI).
martedì 19 novembre, ore 18.30 incontro con
Clementina Panella, archeologa, già docente presso, dove ha insegnato Metodologia della ricerca archeologica
Trovare l’ignoto: tre segni, tre storie dagli scavi a Roma della Sapienza
Gli scavi condotti dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza-Università di Roma nella Piazza del Colosseo e sulle pendici nord-orientali del Palatino hanno consentito di ricostruire le vicende insediative di questi due centralissimi settori urbani dalle fasi preantropiche all’età contemporanea. Il racconto che qui si propone verterà su tre momenti/monumenti finora sconosciuti di straordinario significato topografico, storico ed artistico: un santuario di età arcaica (le Curiae veteres), una fontana monumentale di età augustea (la Meta sudans) e le insegne di un imperatore tardo-antico (verosimilmente Massenzio).
venerdì 29 novembre, ore 18.30 incontro con
Maria Giovanna Sarti, curatore storico dell’arte Galleria Borghese
Con gli occhi di Venere. Tiziano nella Galleria Borghese
Tiziano è uno dei grandi maestri del Rinascimento italiano. Nel corso della sua lunga vita dipinge straordinarie pale d’altare, ritratti di rara qualità, quadri destinati alla devozione privata o alla celebrazione pubblica del potere, complesse allegorie sacre e profane. Per la loro bellezza, le sue figure femminili hanno incantato principi e cardinali, amatori d’arte e viaggiatori di ogni tempo. Scipione Borghese le volle nella propria raccolta. E noi, visitando il museo che porta il suo nome, ne subiamo ancora oggi il fascino: anche per la loro storia, che narreremo attraverso gli occhi di Venere.
martedì 3 dicembre, ore 18.30 incontro con
Michele Di Monte, curatore storico dell'arte Gallerie Nazionali di Arte Antica Palazzo Barberini | Galleria Corsini
Caravaggio capitale. La Giuditta Barberini
La Giuditta di Caravaggio è un’opera “capitale” in molti sensi, non da ultimo perché incarna, si potrebbe dire persino alla lettera, non solo un’idea di arte, di stile, di pittura, ma anche, e forse più, un tempo e un luogo, o meglio un ambiente e un’epoca. Nell’immaginario collettivo e condiviso, l’immagine di Caravaggio, e della Giuditta in maniera eminente, è l’immagine stessa della Roma del 1600, a cavallo tra due secoli. E la città di Caravaggio, non a caso, ha la stessa fisionomia e la stessa personalità del pittore, o della sua opera, fatta di contrasti esasperati: sacra e profana, devota e irriverente, mistica e violenta, raffinata e popolare, passionale e geniale. È in questo gioco di rispecchiamenti che prendono forma e sopravvivono le figure del nostro passato, dei valori della nostra eredità, del nostro capitale culturale.
martedì 10 dicembre, ore 18.30 incontro con
Marco Rinaldi, Accademia di Belle Arti di Roma
Muri scritti, parole dipinte: Gastone Novelli e Cy Twombly a Roma
I nomi di Cy Twombly (Lexington, Virginia, 1928 – Roma 2011) e Gastone Novelli (Vienna, 1925 – Milano 1968) sono indissolubilmente legati a Roma. Il primo, dopo la sua seconda visita nel 1957, ci si stabilisce definitivamente; il secondo, che a Roma era cresciuto, partecipando alla resistenza e catturato dalle SS nel 1943, torturato e condannato a morte, pena poi tramutata in ergastolo, ci torna nel 1955 dopo un lungo soggiorno in Brasile.
Entrambi trovano a Roma un ambiente artistico fertile e ricettivo; e se rimane decisivo l’incontro di Novelli con Twombly per gli sviluppi della propria poetica, influenze reciproche in realtà ci saranno perlomeno fino ai primi anni Sessanta, in una vicinanza di intenti più apparente che reale, che spesso li accomunerà in una comune e generica direzione segnica, fatta anche di frequenti citazioni e riferimenti letterari.
INFORMAZIONI
Palazzo Esposizioni Roma – Sala Auditorium
scalinata di via Milano 9a, Roma
INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI CON PRENOTAZIONE
Le prenotazioni si effettuano su www.palazzoesposizioniroma.it fino a un’ora prima dell’incontro. Se non puoi venire ricorda di cancellare la prenotazione dalla tua area riservata sul sito, per permettere ad altri di partecipare.