Situata su una rocca tufacea che domina il paesaggio circostante, Civita Castellana è un gioiello nascosto del Lazio, con una storia millenaria e un presente ricco di cultura e innovazione. Recentemente, abbiamo avuto l'opportunità di esplorare questa affascinante città durante un press tour accompagnati dall'assessora alla cultura e alle attività produttive del Comune, Giovanna Fortuna.
Il nostro viaggio è iniziato con una visita alla Ceramica Valdama, un'azienda storica che rappresenta il cuore pulsante del più grande distretto della ceramica d'Europa. Civita Castellana, infatti, è rinomata per le sue stoviglierie fin dal XIX secolo. Un tempo, intere famiglie lavoravano in queste fabbriche, con donne e bambini che decoravano a mano i piatti. Tuttavia, con l'avvento del mercato cinese, le aziende locali hanno dovuto riconvertire la produzione. Oggi, Civita Castellana è famosa per i suoi sanitari di lusso, esportati in tutto il mondo. Andrea Polverini, il responsabile commerciale di Valdama, ci ha illustrato il processo produttivo e le sfide affrontate dall'azienda nel corso degli anni.
La tappa successiva è stata la Fattoria Cavalieri, un esempio straordinario di sostenibilità e innovazione nel settore agricolo. Qui, le mucche sono allevate in regime biologico e libere di muoversi all'interno della proprietà, che utilizza energie rinnovabili grazie ai pannelli solari che coprono i tetti. Il latte viene raccolto da un robot che garantisce l'igiene e monitora la salute degli animali. La famiglia Cavalieri produce burro, mozzarelle, ricotte e formaggi nel loro laboratorio caseario, vendendo i prodotti nei loro punti vendita a Civita Castellana e Fabrica di Roma. Il nostro tour culturale è proseguito con la visita al Forte Sangallo, guidati da Piero Poleggi, responsabile dell'ufficio archivio della Direzione regionale musei Lazio. Costruito nel XV secolo su ordine di Papa Alessandro VI, il forte è una testimonianza dell'ingegneria militare dell'epoca, progettato da Antonio da Sangallo il Vecchio e completato da Antonio da Sangallo il Giovane. Oltre a essere una struttura difensiva, il forte ha ospitato residenze papali e fungeva da carcere fino all'unità d'Italia. Durante la Seconda guerra mondiale, fu un rifugio per le famiglie locali. Oggi, ospita il Museo archeologico dell’Agro Falisco, con reperti che raccontano la storia antica della regione.
La bottega di mastro Cencio è stata una scoperta affascinante. Questo artigiano riesce a lavorare la ceramica in modo tale da farla sembrare antica, dipingendola con raffigurazioni ispirate ai vasi antichi trovati negli scavi archeologici. La sua maestria nel riprodurre tecniche e stili antichi rappresenta un ponte tra passato e presente, mantenendo viva la tradizione ceramica di Civita Castellana. Un altro tesoro di Civita Castellana è la cattedrale di Santa Maria Maggiore, conosciuta anche come Duomo Cosmati. Costruita a partire dal 1185 dai marmorari romani della famiglia Cosmati, la cattedrale è un capolavoro di architettura e arte sacra. Rifatta nel XVIII secolo, ospita un organo suonato da Mozart durante la sua visita. La cripta e l'altare maggiore, costituito da un sarcofago paleocristiano del III o IV secolo, aggiungono un tocco di mistero e antichità. Il nostro tour si è concluso al Museo della Ceramica Casimiro Marcantoni. Dedicato al ceramista che nel 1909 fondò la prima associazione industriale dei ceramisti locali, il museo conserva manufatti d'epoca e le prime immagini delle famiglie che lavoravano nelle antiche fabbriche. È un luogo che celebra l'eredità ceramica di Civita Castellana e la sua evoluzione nel tempo. Civita Castellana è una destinazione che offre un perfetto equilibrio tra storia, cultura e innovazione. La sua tradizione ceramica, le aziende sostenibili e i monumenti storici la rendono un luogo affascinante da scoprire. Ogni angolo della città racconta una storia, e visitarla significa immergersi in un passato ricco di significato, mantenuto vivo grazie alla passione e all'innovazione dei suoi abitanti.
